è dall’ormai ahimè lontano 1989 che frequento con imperturbabile costanza i lidi del ponente ligure che mi hanno regalato gioie, dolori, risate, lacrime, ricordi e molta malinconia.
tra una trofia al pesto fatta in casa, un caprino con datterini e basilico fresco, il fritto misto della rosticceria all’angolo, la tartare di manzo marinata con olio, limone, aglio e prezzemolo e il pollo arrosto con le patatine fritte a fiammifero del macellaio c’è sempre tempo e spazio per andarsi a coccolare fuori a cena in uno dei tanti paesini che popolano la riviera.
qui di seguito provo a proporvi una selezione dei miei preferiti, tra posticini di una vita e nuove scoperte per il futuro:
.da casetta (borgio verezzi)
borgio è il paese lungo la costa, verezzi il borgo arrampicato sulla collina a circa 300 metri di altitudine. da casetta si trova giù a borgio ma non dimenticatevi di fare un salto su a verezzi ad ammirare i suoi carrugi e la piazza nella quale d’estate (luglio e agosto) si tiene il famoso festival teatrale. tornando al ristorante, si trova in una particolarissima piazzetta in pendenza nella quale dominano il silenzio e la colonia di gatti della zona. imperdibili sono la frittura alla ligure e il cappon magro, piatto della tradizione ligure dalla lunga e meticolosa preparazione. Il proprietario è incredibilmente competente e il conto estremamente equilibrato. non giudicate il posto dal sito altrimenti siete spacciati!
.samsara (loano)
è un piccolo localino che si trova nei carrugi dell’interno loanese, non lontano dal vasto lungomare. quattro/cinque tavolini fuori d’estate e lo stesso numero di tavoli all’interno per le stagioni più fredde. si va dai crostoni conditi con qualsiasi cosa (buonissimo quello con i bianchetti) ai taglieri di mare e di terra fino allo speciale tagliere samsara che comprende ogni ben di dio e ogni volta è diverso: anguria & feta, formaggi vari con gelatina di peperoni, salumi con patè di tartufo, tomini avvolti nel lardo, frittata con pisellini freschi e chi più ne ha più ne metta. il proprietario è un appassionato di birre e ne troverete difatti moltissime, dalle artigianali italiane alle trappiste del belgio. nessun problema se non siete degli amanti della birra: un bel calice di fichimori, vino siciliano rosso che si beve freddo, e passa la paura!
.matetti (alassio)
purtroppo non ha posti all’aperto questa trattoria conosciutissima dai frequentatori di alassio, il paese più in della riviera di ponente, ma il dentro merita davvero. alle pareti, oltre alle classiche lavagne nere con le scritte in gesso bianco, ci sono tantissime immagini in bianco e nero di scolaresche antiche, di tempi andati che come tutti non tornano più. il menu è diverso per ogni giorno della settimana ma il nostro appuntamento fisso comprende generalmente antipasto misto (insalata di mare, polpo & patate, zucchine ripiene, alici sottolio… ma ogni volta cambia) e un primo a base di pesce, come uno spaghetto allo scoglio o delle trenette pesto e mazzancolle ad esempio. un buon vino bianco, anche quello della casa non è niente male, e con il caffè portano loro degli squisiti dolcetti fatti in casa. il conto è poi una delle parti migliori: mai speso più di 25 euro!
.le canard (laigueglia)
minuscolo ristorantino nel carrugio di laigueglia che conterà al massimo una decina di tavoli, tutti situati al coperto. Il menu è principalmente a base di pesce ma, differentemente da molti altri posti, davvero sfizioso ed è inoltre grazie a loro che abbiamo scoperto uno dei nostri vini preferiti: il pigato cascina praiè (eterna riconoscenza)!
.la prua (alassio)
ristorante total white molto romantico in riva al mare del golfo di alassio. con una maggiorazione si cena direttamente con i piedi nella sabbia ma anche il pontile in legno non è niente male. menu ricercato e creativo, materie prime ottime, carta dei vini impeccabile, dolci da leccarsi i baffi ma conto… molto salato!
.vino e farinata (savona)
storico locale della seconda città ligure, situato in centrissimo, nel quale fanno quella rara squisitezza che è la farinata bianca, realizzata con farina di grano al posto della solita farina di ceci. da non perdere anche tutti i piattini che le fanno da accompagnamento, come l’insalata di mare o quella di polipo. non prendono prenotazioni e l’attesa per pranzare o cenare può arrivare anche a più di un’ora nelle ore di punta, ma la coda vale davvero la pena, così come il conto!
.al ravanello incoronato (toirano)
proprio alle spalle di borghetto santo spirito, toirano è un borgo arrampicato su per la collina che fino a un paio di anni fa organizzava la sagra più bella dell’estate: i gunbi.
è sempre bello tornarci per fare una passeggiata e cenare in questo ristorantino che ha proposte sfiziose, tutte fatte in casa grazie ai prodotti del proprio orto.