la prima volta che lui mi ha detto: meno faccio, meno ho voglia di fare ho pensato che fosse pazzo. ho pensato è proprio un uomo. ho pensato ma come si fa ad essere così sfaticati.
oggi ho dovuto dargli ragione. velatamente, che qui è un attimo montarsi la testa.
è l’apatia quella che ti frega: arriva di soppiatto, strisciando, senza fare rumore e senza che tu possa nemmeno accorgertene ha preso residenza nel tuo corpo, convincendoti che è inutile che ti sforzi tanto, che tutto è incredibilmente faticoso, che le emozioni forti sono pericolose nonscherziamo.
provo da sempre a combatterla ma trovare le armi giuste non sempre è così facile: io da qualche tempo lo faccio cucinando.
questa pasta risale invece a una decina di giorni fa, in un giorno che era particolarmente agitato a causa di un colloquio che proprio non mi andava giù e per dimenticarmi di quella fastidiosa sensazione proprio in mezzo al petto assemblavo ingredienti a caso per non pensare.
almeno ha funzionato!
ingredienti
pomodori secchi sott’olio
fusilli lunghi bucati
provola
semi di papavero
preparazione
ho tritato con la mezzaluna i pomodori secchi sott’olio sgocciolati (ma la prossima volta li frullo!) e li ho fatti rosolare in padella. nel frattempo ho messo su la pasta e tagliato a dadini praticamente invisibili la provola, che sono andata ad aggiungere in padella ai pomodorini. ho continuato a mescolare costantemente perché non si formassero dei grumi e ho aggiunto poi il sugo alla pasta scolata, aggiungendo una spruzzata di semi di papavero.