dopo una bella dormita e una buona colazione sul molo di pahia, questa mattina abbiamo preso un battello che ci ha portati in giro per le 144 isole scoperte dal capitano cook che costellano bay of islands.
a bordo con noi c’erano persone di tutte le nazionalità: americani, australiani, tedeschi, austriaci, neozelandesi, giapponesi e polacchi. non c’erano più di due persone provenienti dallo stesso paese e tutti insieme formavamo davvero un bel campione di ciò che questo mondo è in grado di produrre.
è stata una mattinata incredibile fra isolotti multiformi, uccelli – di cui purtroppo non sono ancora riuscita a cogliere il nome – che per mangiare si tuffano a siluro giù nel mare e riemergono con nel becco pesci grossi il doppio di loro e acque cristalline che sfumano dal blu all’azzurro al verde acqua fino al verde smeraldo.
nella baia vivono inoltre tantissimi delfini ed è molto facile incontrarli che saltellano qua e là nel mare intorno alla barca sulla quale si sta facendo l’escursione. generalmente è anche possibile nuotarci insieme, ma in questo periodo la temperatura è ancora troppo bassa: la primavera è appena cominciata.
per pranzo ci siamo fermati a otehei bay, un incantevole isolotto con mare limpidissimo e grandi prati verdi. un panino, un frutto e poi una bella camminata: prima in riva al mare e sugli scogli – abbiamo scovato dei molluschi identici a delle morositas – e poi sull’erba incredibilmente soffice dell’interno. nelle orecchie solo natura: i belati del gregge di pecore, i suoni degli uccelli, il vento fra gli alberi e lo sciabordio delle onde. ed è pace e sono sorrisi ed è fortuna, una immensa fortuna, il poter vivere tutto questo, insieme.
rientrando a paihia abbiamo scelto di fermarci con il battello a russell, prima capitale della nuova zelanda e luogo di perdizione fino ai primi anni del secolo scorso. oggi è una piccola perla di bay of islands e dell’oceano pacifico con le sue villette in stile coloniale, i caffè affacciati sul piccolo golfo e i ristorantini dipinti di bianco.
tornati a paihia, non stanchi, abbiamo tentato di fare un wine tasting da alcuni produttori della zona, peccato che chiedessero tutti mezz’ora prima del nostro arrivo (alle quattro del pomeriggio!). rientrando in albergo, prima di un po’ di meritato riposo, ci siamo invece fermati ad ammirare le hururu falls… e domani si riparte!