e alla fine ho detto il fatidico sì.
e cosa si fa dopo aver passato ore a farsi pettinare e truccare, una intera giornata vestita di bianco rosa cipria, su tacchi non troppo alti ma micidiali, salutando parenti acquisiti sconosciuti e amici di tutta una vita?
si parte!
volando emirates la prima tappa obbligatoria è uno scalo di una notte a dubai. ogni volta che mi ritrovo a passare di qui mi stupisco per quanto incredibile sia che due popoli così diversi possano essere a sei ore scarse di volo l’uno dall’altro.
l’aria è come sempre calda e pesante, umida, ti entra nei polmoni e sembra non volerne uscire più e quei pochi istanti che si riesce a superare la cappa di smog che avvolge completamente la città l’aria ha un odore completamente diverso da quello a cui siamo abituati di solito: profuma di spezie, di sabbia e di frutta secca.
appena arrivati siamo andati a trovare un amico di mio marito argh! che non vedeva da vent’anni e che vive qui da un annetto. dopo una improbabile corsa in taxi di un’ora durante la quale il nostro autista si è perso quelle dieci volte, abbiamo trascorso una bellissima serata a mangiare pasta alla crudaiola con il caciocavallo di alberobello e salsiccia libanese arrosto sorseggiando un vino rosso cileno.
in questo momento sto scrivendo da una delle tante chaise longue disseminate per l’aeroporto internazionale di dubai, beandomi degli annunci in arabo che mi preannunciano un meraviglioso viaggio e aspettando il nostro prossimo aereo che ci farà raggiungere davvero l’altra parte del mondo – la nuova zelanda – a bordo del gigante dei cieli: l’airbus a380.
buona luna di miele a noi!
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