fino a neanche molto tempo fa, snobbavo lo zenzero con quell’aria di superiorità di chi sa che ha un saporaccio e certo non ci casca neanche ad assaggiarlo.
la mia avversione per questa pianta aveva radici abbastanza lontane, penso infatti di esserne rimasta traumatizzata una delle prime volte che ho provato la cucina giapponese, in una serata nel periodo del liceo, quando mi sono mangiata in un sol boccone tutto quel sottacetino beige che portano insieme al wasabi e di tutto sa fuorché di zenzero. solo che l’ho scoperto solo pochi mesi fa, io, che il sapore non era quello.
l’ho scoperto grazie ad un’altra cucina asiatica, quella vietnamita, ordinando (sentendomi per questo parecchio temeraria) un meraviglioso pollo allo zenzero e non contenta un infuso finale che mi ha dato la botta di grazia, facendomene perdutamente innamorare.
ora lo metterei pressoché ovunque ma lo utilizzo soprattutto nelle centrifughe (o centrifugati? come si dice? qualcuno mi llumina?).
il primo esperimento con i dolci è stato questo e, lo ammetto, ne ho messo troppo poco. la torta è risultata giusto profumata allo zenzero, mentre il risultato voleva essere un po’ più incisivo. ha vinto la paura che venisse fuori una torta piccante!
ingredienti
200g di zucchero di canna
3 uova
200g di farina integrale
1 bustina di lievito per dolci
30g di olio di semi di soia
100ml di latte di soia
2 cucchiaini di zenzero (usatene 4!)
cioccolato extra fondente qb
preparazione
sbattiamo lo zucchero di canna con le uova energicamente e uniamo uno alla volta la farina integrale, il lievito per dolci, l’olio di semi di soia e il latte di soia e, per ultimi, i cucchiaini di zenzero tritato (non grattugiato! che lo zenzero è filamentoso e fate un disastro come me) e i pezzetti di cioccolato extra fondente. inforniamo a 180 gradi per 40 minuti circa e, prova dello stecchino volendo, la torta è pronta!