ho scoperto lo pseudocereale di origini sudamericane quinoa da relativamente poco, passeggiando tra gli scaffali di un negozio biologico che oramai ahimè frequento abitualmente.
dopo quasi trent’anni di classica cucina tradizionale italiana, negli ultimi mesi ho deciso di ampliare i miei orizzonti culinari e provare finalmente cose nuove.
ho sempre amato la cucina etnica, cenare fuori per me significa soprattutto andare a mangiare giapponese, cinese, vietnamita, thailandese, indiano, libanese, kosher, coreano, mediorientale (il prossimo che compro è il bulgur, ad esempio), messicano e chi più ne ha più ne metta.
ma perché andare sempre a cercare fuori casa questo tipo di cibo? perché non provare a cucinarlo? e soprattutto perché non provare a mixare varie cucine fra loro, per vedere un po’ cosa esce fuori?
sarà che mi è andata bene, ma questo mix di ingredienti dalle origini più disparate ha fortunatamente avuto successo…
ingredienti, come sempre in ordine di apparizione:
carote
salsa di soia
quinoa
olio evo
feta
ceci
preparazione:
tagliamo a tocchetti le carote e facciamole saltare in un una pentola antiaderente. aggiungiamo la salsa di soia e attendiamo che si asciughi per poi aggiungere man mano mezzo bicchiere d’acqua alla volta finché le carote non saranno arrivate a cottura.
nel frattempo, facciamo rinvenire la quinoa, bollendola per una decina di minuti (tenendo bene a mente che per mezzo bicchiere di quinoa serve un bicchiere d’acqua). spegniamo il fuoco e aggiungiamo un goccio d’olio giusto per riuscire a sgranarla.
in una planetaria, versiamo la quinoa, le carote, i ceci (io ho usato quelli in scatola) e la feta precedentemente tagliata a tocchetti.
buon appetito!