posticini a roma

nel caso passaste per la città eterna, sei posticini da non perdere (secondo me) sparsi per la città:

. salotto 42
in piazza di pietra, proprio davanti al tempio di adriano e alle sue imponenti colonne, un piccolo localino (in realtà book bar, come loro stessi si definiscono) nel quale fare aperitivo fra pesci rossi, poltroncine, libri e giornali. provate l’happy ginger, squisito!
salotto 42

. checco er carettiere
nel cuore di trastevere, uno dei quartieri più vivi e colorati della capitale, un locale d’altri tempi con piatti classici della tradizione culinaria, teste d’aglio appese al soffitto e mille cornici alle pareti raffiguranti i tanti personaggi che nel corso degli anni sono passati per quelle mura.
checco er carettiere

. marchetti – i colori del vino
rientrando in albergo, dietro piazza della repubblica, il st.regis e il ministero delle politiche agricole abbiamo scovato questa fornitissima enoteca dipinta di rosso che ci ha fatto venire voglia di fermarci a bere un buon bicchiere di vino prima di un’oretta di meritato riposo. tante le etichette, appassionato il proprietario e caloroso l’ambiente… consigliato.
marchetti i colori del vino

. maxxi 21
all’interno del maxxi, museo nazionale delle arti del xxi secolo, sul lato opposto rispetto all’edificio progettato da zaha hadid c’è un ristorantino a “km e calorie 0”, che propone piatti con al massimo 250kcal, ottimi da gustare prima di immergersi nell’arte contemporanea.
maxxi 21

. felice a testaccio
bisogna chiudere gli occhi in questo ristorante al testaccio per tornare indietro nel tempo assaporando i cacio&pepe mescolati direttamente al tavolo o la specialità della casa: l’abbacchio. il locale è moderno, forse troppo, quasi stona con i piatti della tradizione romanesca serviti qui dentro dagli anni 30. ma la bontà!
felice a testaccio

. la pizza del teatro
passeggiando dal museo dell’ara pacis verso castel sant’angelo ci siamo imbattuti in questo angolino di roma ricoperto di edera e profumato di pizza quasi commovente nei tavolini sotto la scalinata. la pizza è buonissima, sia semplice come la margherita sia elaborata con fiori di zucca o pomodorini e addirittura cacio&pepe. abbiamo scoperto solo dopo che è di gabriele bonci. chapeu!

la pizza del teatro

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