e poi succede che sei incinta

succede un giorno che torni la sera a casa dal lavoro e te lo senti dentro che qualcosa è cambiato – ma quel qualcosa non lo sai mica cos’è – e riesci a darti perfino della stupida perché ma figurati ma dai ma ti pare?
poi però fai il test e viene fuori quella flebile lineetta rosa che ti manda completamente in tilt il cervello perché se da un lato vorresti saltare di gioia come non hai mai fatto in tutta la vita, dall’altro vorresti solo scappare via dalla tua pancia urlando che dai dove vuoi andare, le piante sul balcone sono tutte morte ti pare che puoi tirare su un figlio?

tranquilli, è solo il preludio della meravigliosa instabilità mentale che vi accompagnerà mano nella mano per condurvi in una nuova vita che dio solo lo sa come sarà – che non sono ancora neanche al sesto mese – ma di sicuro molto diversa da quella alla quale eri abituata.

tutina azzurra

le preoccupazioni sono tante quando la pancia cresce brontolando e finalmente puoi dire sul serio aprendo l’armadio che non hai niente da metterti, mentre i capezzoli diventano dei grossi bottoni scuri che urlano tutta la loro antipatia e gli amici ti guardano storto quando ancora non sanno nulla e tu dichiari sicura di avere una cistite come scappatoia per poter non bere i tuoi soliti dodici bicchieri di vino:

– a milano marittima a far l’aperitivo al papeete ci potrò ancora andare? saranno ammesse le carrozzine davanti al palco? e dove la parcheggio fuori dal pineta?
– durante l’allattamento è ammesso bere moscow mule? se si, quanti? ah dite che sei sono troppi in ogni caso?
– per quanto ancora riuscirò a vedermi le punte dei piedi? e quando non le vedrò più riuscirò ancora a camminare o mi muoverò oscillando come un enorme birillo per le strade di milano?
– sarò in grado di continuare a comprendere che l’argomento inglesina blue marine non è così avvincente come ora mi sembra o le mie amiche si troveranno per cena di nascosto per evitare la mia noia?
– il seggiolone che si aggancia al tavolo è davvero più comodo di quello che si aggancia alla sedia? ma di cosa stiamo parlando? esci da questo corpo!
– saprò mai rispondere a domande quali: la compri la sdraietta? preferisci la fascia o il marsupio? biberon in caucciù o silicone? lo farai dormire nella culla o nella navicella? telaio normale o telaio city? base normale o base isofix? ma sul serio devo rispondere a tutte queste domande, non basta che dovrò partorire?!
– continuerò ad odiare la frutta secca come se i gusci racchiudessero il demonio o riuscirò un giorno a riappropriarmi delle mie amate spagnolette?
– c’è davvero qualcuno che compra il cuocipappa e non usa il normale frullatore? sapete qualcosa che io non so?
– esiste un modo per far sì che il pupo si innamori di paperino invece che di quella cosa rosa chiamata peppa pig? davvero dovrò guardare un cartone su una famiglia di maiali che parla come i cugini di campagna?
– cosa ho messo a fare la vasca da bagno in casa? avrò mai più il tempo di farmene uno? illusa!
– prima o poi smetterò di piangere come se fossi rimasta l’unico essere vivente sul pianeta terra o la disperazione la farà da padrona finchè il principino non avrà deciso che è il momento di uscire? ah il peggio viene dopo? sempre notizie confortanti da queste parti.

scarpine azzurre

e poi succede che una notte sei in preda ad incubi che non pensavi di avere così tanta fantasia racchiusa tutta nel tuo cervello, e chi ti salva è proprio lui: quell’esserino dalla testa abnorme che per un po’ hai chiamato semino e poi è diventato fagiolo e poi ancora limone fino ad arrivare a peperone, carota e mango sperando di non arrivare mai ad anguria ma di fermarsi un po’ prima che voglio dire gli spazi sono quelli che sono.
proprio lui ti ha presa a calci così forte che hai aperto gli occhi di scatto e realizzando finalmente che si trattava solo di un brutto sogno gli hai detto il primo grazie.
sperando che un giorno, prima o poi, sarà lui a dirlo a te.

3 pensieri riguardo “e poi succede che sei incinta

  1. Un consiglio spassionato: sono stata convinta dal papà a comprare un cuocipappe (qui si chiama babycook); se hai un pentolino per la cottura a vapore e un buon frullatore non serve a niente, fidati.
    Per il resto, sono sicura che sarai bravissima e saprai sempre cosa fare.

    In bocca al lupo!

    Valeria

    1. ma in realtà non mi è ancora mai venuto in mente di comprarlo, ammetto che mi sfugge proprio la sua utilità…
      pensavo di usare pentola a pressione e frullatore!
      grazie per la dritta 🙂

  2. Da padre di un bellissimo tsunami di nome Riccardo complimenti! Mi hai fatto piangere….l’arrivo di un bebè è un avventura indescrivibile come il tuo viaggio a Hobbiton !!

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